Ischia “l’Isola Verde”: tra natura vulcanica e leggende geologiche.
Perché l’isola è così chiamata? Un mix di tufo, boschi e meraviglie naturali
L’isola di Ischia non è solo una perla del Golfo di Napoli, è una terra dove la forza della natura incontra la bellezza del paesaggio mediterraneo.
Il soprannome “l’Isola Verde” non è solo poetico: racchiude in sé la vera essenza dell’isola, un connubio straordinario tra geologia, vegetazione e mito.
Ma da dove nasce questo appellativo? E perché è così legato alla sua identità?
Il tufo verde: la radice vulcanica di Ischia
La chiave per capire il nome Ischia Verde risiede nel suo cuore: il tufo verde del Monte Epomeo.
Questa particolare roccia vulcanica, formata da antichi depositi ignimbritici trachitici, dona alla montagna che domina l’isola una sfumatura verdastra unica.
Il tufo verde, visibile nelle pareti scoscese e nei blocchi utilizzati per le abitazioni tradizionali, racconta una storia geologica di oltre 50.000 anni, segnata da eruzioni, sollevamenti tettonici e attività vulcanica tuttora monitorata.
Il Monte Epomeo, oggi coperto da fitti boschi, è in realtà il “dome” vulcanico emerso dal mare e modellato nel tempo da eventi naturali e dalla mano dell’uomo.
Una vegetazione rigogliosa tutto l’anno
Se la pietra spiega il colore, è la natura che lo amplifica.
Ischia è una delle isole con la più alta densità di vegetazione nel Mediterraneo.
Il suolo ricco e vulcanico, unito a un clima mite e soleggiato, ha reso possibile la nascita di un ecosistema straordinariamente rigoglioso.
Dai boschi di castagni del Monte Epomeo ai giardini botanici, dai vigneti terrazzati ai profumati limoneti del sud dell’isola, ogni angolo racconta una storia di natura Ischia.
Il paesaggio cambia con l’altitudine e l’esposizione: macchia mediterranea, felci, ginestre in fiore e specie endemiche convivono in perfetto equilibrio, offrendo scenari ideali per escursionisti, amanti del trekking e fotografi.
Leggende geologiche: quando la scienza incontra il mito
Secondo la mitologia greca, l’isola fu creata dal corpo del gigante Tifeo, sconfitto da Zeus e confinato nelle viscere della terra. Le sue lotte, secondo il mito, sarebbero la causa dei terremoti e delle eruzioni.
Il vulcanismo di Ischia è quindi stato nei secoli non solo una realtà geofisica, ma anche un fertile terreno per leggende e storie orali.
Oggi sappiamo che l’isola si trova su una caldera vulcanica ancora attiva, attualmente quiescente, ma il fascino del mito resta intatto.
Sentieri tra cielo e terra: la natura da esplorare
Uno dei modi migliori per comprendere Ischia come “Isola Verde” è viverla a piedi. L’isola è attraversata da una rete di sentieri panoramici che si snodano tra rocce vulcaniche, crateri spenti, antichi colatoi lavici e boschi millenari.
Alcuni percorsi consigliati:
Sentiero del Monte Epomeo: partendo da Fontana, si raggiunge la vetta più alta dell’isola (789 m) attraverso un cammino tra ginestre, castagni e panorami spettacolari.
Sentiero dei Frassitelli e Pietra dell’Acqua: nella zona di Serrara Fontana, attraversa terrazze agricole, sorgenti e formazioni tufacee.
Baia della Scannella – Monte di Panza: un sentiero costiero perfetto per scoprire le scogliere e la flora mediterranea più incontaminata.
Ischia, dunque, non è solo un’isola da visitare, è un’isola da vivere, passo dopo passo. Dalle viscere vulcaniche ai boschi in quota, ogni esperienza qui ha radici profonde e rami che toccano il cielo.
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